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11 novembre 2013

Ferite reali di giochi virtuali

Ho ritrovato la pagina di un giornale di un paio di mesi fa che avevo conservato, in cui si dava notizia di un fatto curioso che mi aveva colpito. Due sposi in crisi, dopo aver scoperto che la persona di cui si erano innamorati in una chat su internet non era altro che il reciproco coniuge, decidono di divorziare.


Non capivo perchè questa storia modesa, consumata in una piccola città della Serbia, mi avesse colpito tanto allora, ma l'ho capito oggi.
Perchè questa notizia aveva in sè delle mie "ossessioni":l' inganno e l'identità.

Sono gemella e pur non avendolo mai fatto, ho avuto negli anni della scuola la possibilità, diciamo pure il potere, di ingannare sulla mia reale identità.
Con i documenti di mia sorella in borsa, io smetterei di essere Viorica da un momento all'altro, almeno per chi non mi consoce bene e potrei cominciare una esistenza diversa. Nemmeno la prova del DNA aiuterebbe a discernere le nostre identità: in quanto gemelle omozigote abbiamo lo stesso DNA.  Terribile e meraviglioso insieme.
L'unico esempio in natura.

Ma quella notizia, oltre che per questioni diciamo così, "familiari", mi ha colpita perchè quello della menzogna, dell'inganno a se stessi e agli altri, è il tema della nostra epoca.
Per i nostri sposi la scoperta della loro reale identità svela un doppio inganno.
Il primo è l'inganno che ciascuno aveva perpetrato ai danni dell'altro compagno di vita.
C'è di peggio, lo so.
Il secondo inganno invece è quello più grave, è verso se stessi e riguarda la propria identità.
Quando il rapporto virtuale diventa reale, nasce l'impossibilità per entrambi di perseverare nella menzogna, nella finzione del proprio io.
Ognuno ha inventato un proprio sè a misura dell'interlocutore,  non con cattive intenzioni poichè probabilmente quello era veramente il sè che ciascuno desiderava davvero...

Ecco, mi stavo domandando quanto con internet e facebook ciascuno di noi finga o si costruisca un "personaggio" (magari non poi così distante da quello che in realtà è) e quanto potrebbe andare lontano nella finzione....
Tra gli "amici" di tante persone, profili falsi, persone inventate che non esistono nella realtà ma che esistono in quella terra virtuale dove l'immaginazione gioca ancora un posto di primaria importanza.
Donne (o presunte tali) che hanno come immagine del profilo modelle bellissime, gambe inguainate in calze nere o altre foto seduttive...
Nonostane si sappia che non rappresentino quella persona, si gioca a lasciare che gli altri, ci colleghino a quella immagine che accende un immaginario particolare. Lo stesso fanno alcuni uomini (o presunti tali), nonostante magari leghino la loro immagine a uomini valorosi, a simboli.
Si sa che l'immaginario maschile è più legato al "visivo", mentre quello femminile è più "evocativo"....

Io lo ritengo un gioco, ma un gioco con un meccanismo direi "pericoloso".
Non c'è cosa che più attragga del sogno.
L'immaginario che scavalca la realtà. E' come innamorarsi di un marchio, di un brand.
Ricerchi  illusioni,sogni e desideri. Non persone reali.
Quindi, se comunque si sa che è un gioco virtuale, si sia sempre attenti e consapevoli che le ferite possono essere reali.

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