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22 novembre 2013

Lascia tutto e seguiti.... e attenta a dove cammini.

Lo so che in questo autunno ci sono drammi peggiori: i tifoni, le alluvioni, le telefonate della Cancellieri, i capelli che cadono, le caldaie che non partono...
Ma i patimenti delle coppie che si lasciano? Perchè le coppie, o almeno quasi tutte quelle che conosco io, si sono date appuntamento questo autunno per mollarsi.
Ecco qualche breve suggerimento, giusto così per sopravvivere a questi dolori di stagione.
Se si considera la vita come una grande stagione...

1) Evitate la schizofrenia (specialiste le donne!)
   Care amiche schizofreniche, prendete una decisione: il vostro ex che vi ha appena lasciate non può essere un giorno il mostro di Milwakee, e il giorno dopo l'eroe dei due mondi  a seconda dei ricordi che tirate in ballo, del vostro umore o dei vostri ormoni.
Sospendete il giudizio. Fate passare del tempo tra smoccicamenti, lacrime e letargo.
Magari, nella migliore delle ipotesi, scoprirete a mente fredda che era solo un uomo (magari con la U minuscola!)

2) Non continuate a farvi del male (specialiste le donne!)
   Ci sono delle cose che sapete bene che vi fanno male ma da cui siete attratte come api dal miele.
Assolutamente vietato: ascoltare ossessivamente le canzoni del vostro primo incontro, analizzare il suo profilo facebook parola per parola, dichiarare morte all'ultima donna inserita tra le sue amicizie, controllare whatsApp ogni tre secondi e vedere quando lui scrive. Immaginare anche  a chi e cosa scriva.
Togliere lo stato sentimentale su fb di "Impegnata" e sostituirlo con il finto allegro "vedova".
Inoltre un consiglio serio: tagliatevi le mani. Messaggi, messaggini, whatsApp e telefonate lamentose arricchiscono le compagnie telefoniche ma non la vostra autostima.


3) Liberatevi dai fantasmi (specialiste le donne nel crearli)
Dimenticate coincidenze, armonie astrologiche e il suono del suo nome.
Tenete bene a mente le frasi "non mi era mai successo con nessuna","è come se ti avessi sempre conosciuta", "Ti amo" e fatevi venire l'orticaria ogni volta che avrete l'occasione di risentirle dire da un uomo.  Se sono scritte ancora meglio, "scripta manent" dicevano i latini.


4) Perdonatevi.
 Non reciprocamente, questo non importa.
Perdonate voi stesse. Per essere state così cretine da scambiare un rospo per un principe, per aver solo sospettato che le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, fossero le sue, tanto per citare Montale. Per non aver creduto ai mille segnali intorno e dentro di voi.
Perchè tutti si sbaglia. Altrimenti come potrebbero mai avere avuto amore  malati di mente, egoisti, narcisisti, bugiardi patentati, se non ci fossimo state noi?
Se vi sembra che mi stia togliendo qualche sassolino dalle scarpe, pensatelo pure. Pensate bene



5)  "Lascia tutto e seguiti"
    ... e attenta  a dove cammini stavolta......








11 novembre 2013

Ferite reali di giochi virtuali

Ho ritrovato la pagina di un giornale di un paio di mesi fa che avevo conservato, in cui si dava notizia di un fatto curioso che mi aveva colpito. Due sposi in crisi, dopo aver scoperto che la persona di cui si erano innamorati in una chat su internet non era altro che il reciproco coniuge, decidono di divorziare.


Non capivo perchè questa storia modesa, consumata in una piccola città della Serbia, mi avesse colpito tanto allora, ma l'ho capito oggi.
Perchè questa notizia aveva in sè delle mie "ossessioni":l' inganno e l'identità.

Sono gemella e pur non avendolo mai fatto, ho avuto negli anni della scuola la possibilità, diciamo pure il potere, di ingannare sulla mia reale identità.
Con i documenti di mia sorella in borsa, io smetterei di essere Viorica da un momento all'altro, almeno per chi non mi consoce bene e potrei cominciare una esistenza diversa. Nemmeno la prova del DNA aiuterebbe a discernere le nostre identità: in quanto gemelle omozigote abbiamo lo stesso DNA.  Terribile e meraviglioso insieme.
L'unico esempio in natura.

Ma quella notizia, oltre che per questioni diciamo così, "familiari", mi ha colpita perchè quello della menzogna, dell'inganno a se stessi e agli altri, è il tema della nostra epoca.
Per i nostri sposi la scoperta della loro reale identità svela un doppio inganno.
Il primo è l'inganno che ciascuno aveva perpetrato ai danni dell'altro compagno di vita.
C'è di peggio, lo so.
Il secondo inganno invece è quello più grave, è verso se stessi e riguarda la propria identità.
Quando il rapporto virtuale diventa reale, nasce l'impossibilità per entrambi di perseverare nella menzogna, nella finzione del proprio io.
Ognuno ha inventato un proprio sè a misura dell'interlocutore,  non con cattive intenzioni poichè probabilmente quello era veramente il sè che ciascuno desiderava davvero...

Ecco, mi stavo domandando quanto con internet e facebook ciascuno di noi finga o si costruisca un "personaggio" (magari non poi così distante da quello che in realtà è) e quanto potrebbe andare lontano nella finzione....
Tra gli "amici" di tante persone, profili falsi, persone inventate che non esistono nella realtà ma che esistono in quella terra virtuale dove l'immaginazione gioca ancora un posto di primaria importanza.
Donne (o presunte tali) che hanno come immagine del profilo modelle bellissime, gambe inguainate in calze nere o altre foto seduttive...
Nonostane si sappia che non rappresentino quella persona, si gioca a lasciare che gli altri, ci colleghino a quella immagine che accende un immaginario particolare. Lo stesso fanno alcuni uomini (o presunti tali), nonostante magari leghino la loro immagine a uomini valorosi, a simboli.
Si sa che l'immaginario maschile è più legato al "visivo", mentre quello femminile è più "evocativo"....

Io lo ritengo un gioco, ma un gioco con un meccanismo direi "pericoloso".
Non c'è cosa che più attragga del sogno.
L'immaginario che scavalca la realtà. E' come innamorarsi di un marchio, di un brand.
Ricerchi  illusioni,sogni e desideri. Non persone reali.
Quindi, se comunque si sa che è un gioco virtuale, si sia sempre attenti e consapevoli che le ferite possono essere reali.